“Pescare immagini creando sentieri”: un’esperienza libera di arteterpia su emozioni di carta bagnata

C’è un gioco importante che mi piace tantissimo e mi concede grandi soddisfazioni: é condividere ciò che mi rende felice con qualcuno che lo possa apprezzare davvero.

Così, riflettendo sul modo migliore per organizzare un workshop estivo, incastrando date, ipotizzando itinerari e cercando di fare i conti con le mie risorse e i miei bisogni di questo momento, grazie anche alla presenza forte e simbolica di alcune persone importanti che vogliono davvero bene alla Zattera (…sì, questo è un grazie tutto per voi!), ho scelto la via meno trafficata eppure piú affascinante: quella della zatteralibera.

In effetti sono piuttosto sconsiderata e un po’ anacronistica, me ne rendo conto, ma penso che in fondo ne valga la pena. Anche solo per il gusto di scoprire cosa succederà questa volta.

Ma veniamo al dunque, se no poi mi perdo di nuovo nei miei pensieri vaganti e non ne usciamo più…

In sostanza la #zatteralibera é lo studio aperto, cioè il mio atelier con la porta spalancata, l’accesso libero, una buona fiducia nel rispetto reciproco e l’attenzione dedicata al presente. 

È una possibilita per assaporare insieme come l’imprevedibile può accadere, per lasciarsi contaminare da ciò che c’è e per provare a riflettersi nei gesti degli altri, sconosciuti testimoni o specchi inattesi di attimi preziosi.

Credo sia uno spazio di prova importante, per esserci in maniera personale nell’adesso che scorre, vibra e rigenera. 

Per questo la carta, l’acqua e gli elementi naturali, saranno i nostri primi mediatori: per svelarci istantaneamente quella fluidità, quel ritmo e quel desiderio che muovono e smuovono il nostro viaggio interiore nel momento stesso in cui viene a galla e si mostra al mondo.

Pescheremo immagini, creeremo fogli, trasformeremo poltiglie (quanto è bella ed evocativa questa parola?!) con l’intento di metterci in ascolto e rivelarci emozioni, semplicemente, attivando i sensi, la spontaneità, le immediate percezioni.

Sarà intenso, lieve e profondo, penso. Come ciascuno di noi, immerso nel suo processo di crescita ed evoluzione.

Ci vorrà un pizzico di coraggio, sicuro, ma scegliendo di esserci, in realtà lo stiamo già coltivando: semplice, sorprendente e meraviglioso.

Se siete interessati, vi chiedo di mandarmi il vostro nome e un orario indicativo di preferenza il prima possibile, così posso iniziare a capire come organizzare le cose, poi, qualche giorno prima del 5 agosto, vi manderò tutte le indicazioni di cui avrete bisogno per raggiungere la Zattera dell’Arteterapia.

La partecipazione é a offerta libera: io vi dedicheró tempo, spazi (umili e bizzarri ma accoglienti), stimoli e passione, a voi la scelta di quantificare il valore di un’insolita emozione.

Vi aspetto… Più elettrizzata che mai 😉

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